“Terra di confine”, 2023

Festival TANK Apecchio (PU) | 27.05.23 – 04.06.23

Allestimento progetto "Terra di confine" (2023) x Festival TANK 2023, Apecchio (PU)
Allestimento “Terra di confine” all’interno dell’ex-consorzio agragrio di Apecchio (PU)

Con immenso piacere ho potuto esporre il mio progetto “Terra di confine” in occasione del Festival TANK 2023 dal tema “Apologia del margine” organizzato dall’Associazione Terrae tutto incentrato sulla fotografia analogica.

La mostra collettiva ha abitato gli spazi dell’ex consorzio agrario di Apecchio (PU), luogo stupendo a cavallo tra Marche e Umbria.

Chiamata ad interpretare il soggetto “margine“, sono riuscita a dare un senso logico a una serie di scatti che in realtà stavo producendo da tempo.

Grazie anche ad Enrico, del laboratorio Camera Chiara di Forlimpopoli, per aver interpretato egregiamente le mie fotografie stampandole su carta.

TESTO INTEGRALE “Terra di confine”

Ho cominciato a lavorare a questo progetto inconsapevolmente almeno 3 anni fa. Indago da allora – con ogni mezzo a mia disposizione – il luogo racchiuso in questa serie. Dall’obiettivo del mio cellulare a quello delle mie macchine, digitali e analogiche: imprimo ricordi di questa proprietà da quando le ho fatto visita la prima volta.

Ci troviamo in una terra di confine, nella piccola frazione di Colombarone, a cavallo tra Emilia Romagna e Marche.

Ho da subito sentito mio questo luogo. Non appartiene alla mia famiglia, non vi ho collezionato ricordi d’infanzia, eppure ha trovato dentro di me uno spazio dove insinuarsi. Come in un dialogo a tu per tu, l’ho sentito affine al mio occhio, alla mia visione delle cose. Si è reso dal principio disponibile a posare per la mia macchina fotografica.

Grazie alle quattro mura di questa casa e alla terra che la circonda, ho potuto scoprire – o forse riscoprire – il valore del termine “marginale”. Amo profondamente le parole che assumono significati completamente contrastanti in base al contesto in cui vengono inserite. Quando utilizziamo la parola “margine” definiamo un dentro e un fuori o meglio dire un’entità ed un’altra adiacente. “Margine” è co-esistenza di due mondi in un luogo, è uno che si fa tanti.

Mi sono adagiata in questa condizionale marginale e ho cominciato a racchiudere nelle inquadrature gli angoli, gli spigoli, le casualità, le contingenze. La cosa più bella è stata ritrovare, nelle immagini, delle sensazioni – come la prepotenza dei fasci di luce e la dolcezza del frusciare degli alberi. Fotografie per definizione ‘marginali’ come queste, racchiudono per me perfettamente i suoni e gli odori. Scricchiolano, lasciano l’amaro in bocca; Sorridono, accarezzano l’anima. In questa porzione di mondo, in questa casa a margine della strada, posta a sua volta su di una linea di confine, tutto si forza di rimanere incastonato in una realtà che non è più in grado di accoglierla. Il passato resiste e persiste, forgiandosi di effimeri scudi protettivi, e mi chiedo se sarà mai capace di adattarsi – o se ‘adattarsi’ sia realmente necessario.

Due anziani signori, che forse un giorno conoscerete, muovono da decenni gli ingranaggi di questo meraviglioso meccanismo. Portano avanti tradizioni e costumi preziosi, tramandati a loro volta da chi è venuto prima di loro. Vivere nelle terre di confine, vivere ai margini, è ricchezza, è privilegio che non ci possiamo permettere di perdere.

E di questo privilegio, mi auguro – prima o poi – di godere anche io.

Le fotografie sono state scattate con pellicole 35mm Ilford HP5 Plus 400 e Fomapan 400 tirate a 800 ISO montate mu macchine Ricoh 500G e Yashica FX3 Super 2000.

Pubblicato da Alice Naso

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